Comune italiano della provincia di Cosenza, noto fino al 1861 come Ajello e poi nel 1864 come Aiello di Calabria, l’attuale Aiello Calabro è un delizioso paese di 1.857 abitanti, arroccato sulle colline dell’entroterra tirrenico.
ORIGINI
Le origini del borgo sono antichissime e risalgono ai romani la cui testimonianza risiede nel nome del luogo che un tempo era Agellus (piccolo campo). Situata in un punto strategico, per il controllo delle vie di comunicazione, Aiello Calabro “terra grossa, nobile e civile…”, è stata protagonista nel corso dei secoli, di lotte durissime fino alla conquista degli aragonesi che affidarono il feudo aiellese al viceré di Calabria e conte di Ajello, Francesco Siscar, che favorì l’espansione demografica, sociale ed economica che proseguì con il Viceregno spagnolo durante il quale crebbe anche l’agricoltura e la produzione della preziosa seta. Alla fine del 1500 il feudo aiellese venne acquistato dal principe di Massa, Alberico I Cybo-Malaspina grazie al cui operato il borgo s’impreziosisce di testimonianze architettoniche e storiche, come il noto Palazzo Cybo, la Cappella gentilizia e il Castello che, il cavaliere Francesco Cybo, scelse come sua dimora personale arricchendola con una enorme biblioteca ospitante opere assai rare. Nel 1864 prese il nome di Aiello in Calabria che, nel 1928 divenne Aiello Calabro.
LUOGHI D’INTERESSE
Tra gli edifici storici che Aiello Calabro vanta, vi sono innumerevoli chiese e la prima fra tutte e senza dubbio la Matrice:
*CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE: collocata in piazza Santa Maria, venne costruita tra il XV e il XVII secolo. L’edificio presenta un portale rinascimentale, sotto il quale vi è riportata la data “A.D. MCCCCLXXXXIII-IX INDICIONE (1943)”, ed un campanile a torre quadrata con monofore a sesto acuto risalente al 1500. La chiesa risulta suddivisa in tre navate e presenta uno splendido altare in stile barocco con pregiati marmi policromi ed ospita le reliquie di San Geniale Martire, patrono di Aiello Calabro, vissuto all’epoca di Diocleziano. In realtà le ossa del Santo erano conservate nelle catacombe di San Lorenzo a Roma ma poi, per intercessione del Cardinale Cybos, vennero donate alla Universitas Aiellese da cui la Famiglia Cybo era feudataria.
* CHIESA DI SAN GIULIANO: situato nel centro storico di Aiello calabro, questo edificio religioso risale al XV secolo e fu realizzato in tardo stile gotico. Al suo interno è possibile ammirare un altare maggiore e due altari secondari dedicati a Santa Lucia a alla Madonna delle Grazie. Inoltre sono presenti affreschi realizzati dall’artista locale Raffaele Aloisio (Aiello Calabro 1811-1892), che lavorò in tutta la provincia di Cosenza abbellendo molti monumenti con i suoi pregiati dipinti. Morì nella propria a abitazione dove, all’atto di morte venne qualificato come “tintore” ma, come per molti artisti dell’epoca, la sua figura venne rivalutata sono dopo moltissimi anni.
* CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE: questa chiesa venne costruita intorno al 1473, dopo la gentile concessione dei terreni da parte del Viceré Francesco Siscar. E questo edificio religioso fu proprio quello scelto da Siscar come ultima dimora, ma il suo sepolcro venne distrutto dal terremoto del 1638. Nel pronao, di fianco la chiesa, troviamo la cappella dei Cybo realizzata nel 1597 al cui interno è presente un altare classico con colonne e cimanese in suggestivi marmi neri e verdi di Calabria. Al centro padroneggia un affresco con la Madonna in trono” anch’esso del 500.
* IL CASTELLO: posizionato su un’altura da cui domina il centro storico, il castello medievale è attualmente allo stato di rudere ma nonostante ciò mostra ancora l’imponenza avuta in passato quando risultava essere uno dei più grandi del Regno di Napoli. Caratteristica è la rampa di accesso scavata interamente nella roccia in un tutt’uno con il parapetto di difesa.
* PALAZZO CYBO-MALASPINA: situato in Piazza Plebiscito, questo Palazzo rappresenta un’opera di architettura emergente del XVI secolo. L’edificio reca lo stemma dei Giannuzzi, potente famiglia che li acquistò nel 1590. Oggi è proprietà di un’altra importante famiglia, la famiglia Viola che nel 1897 lo scambiò con quello sito di fronte al Palazzo che infatti porta ancora il loro stemma.
* PALAZZO VIOLA: si tratta di un edificio del XVI-XVII secolo situato nel centro storico di Aiello Calabro. Il palazzo è caratterizzato da una raffinata balconata del 600 in ferro battuto, da un portale decorato in tufo e stemma marmoreo con festone a rilievo.
Lo stabile prende il nome della nobile famiglia locale dei Viola.
EVENTI STORICI E TRADIZIONALI
* A FOCARA: per salutare l’anno vecchio ed accogliere quello nuovo, Aiello Calabro si illumina di un imponente e maestoso falò noto come a focara, riproposto ogni anno da molto tempo, in piazza Plebiscito, proprio per quel profondo desiderio di mantenere viva la tradizione.
* 1-2 LUGLIO MADONNA DELLE GRAZIE: festeggiamenti religiosi in onore delle Madonna.
* 8 DICEMBRE IMMACOLATA: la processione della Madonna Immacolata per le vie del Paese in notturna, alla vigilia dell’8 dicembre, rappresenta una antica tradizione allietata dal suono delle zampogne e dall’accensione del maestoso albero di Natale in piazza Municipio.
GASTRONOMIA
Che la Calabria sia un territorio da “mangiare con gli occhi” è cosa risaputa, cosi come del resto lo è anche il fatto che la regione del sud Italia è rinomata per i piatti tipici della tradizione e per le innovazioni culinarie che ci trasportano verso nuovi orizzonti del gusto. La gastronomia di Aiello Calabro si basa su risorse primarie genuine e autoctone, in grado di combinarsi per dar vita a gustose ricette, come i cullurialli, le tagliatelle, i maccarruni fati in casa e gli stuzzicanti fichi imbottiti.
Ed è proprio per quanto concerne questa sublime bontà che da più di novant’anni l’Azienda Aloisio dedica passione e amore ala produzione di gustosi prodotti artigianali. Partendo dalle materie offerte dal terreno fertile della Calabria, Aloisio trasforma la semplicità degli elementi-base in gustosissimi prodotti esportati in tutta la penisola italiana:
* Bocconcini di fichi aromatizzati;
* Fichi imbottiti alle noci;
* Fichi imbottiti alle noci e ricoperti di cioccolato fondente;
* Fichi infilati e cotti al forno;
* Fichi infornati affogati al rum;
* Fichi infornati e sciroppati di Calabria;
* Pallone di fichi.
CURIOSITÀ
Nel 1905 un grave terremoto provocò il distacco di enormi pezzi di roccia sulla quale era costruito il castello. I pesanti massi si abbatterono sue strade e sulle case distruggendo tutto ciò che incontravano. Nel 1928 Aiello Calabro venne ricostruita e da allora, portando i segni della sofferenza delle avversità vissute, il borgo risplende nella bellezza naturale della sua posizione geografica e serba , con onore e con rispetto, la propria storia da raccontare a chi desidera ascoltarla.